Castiglione Tinella
Prima che la Langa bassa si scontri con le ultime frange del Monferrato, nello sguardo alto appare Castiglione Tinella. Siamo ancora in provincia di Cuneo, anche se agli estremi confini; la città di Cuneo è lontana 90 km circa, come anche Torino, mentre 25 km ci dividono da Alba e da Asti. Il comune è posto ad una altezza di 408 metri e ha una superficie di 12 kmq sui quali risiedono i circa 900 abitanti. E’ costituito da un nucleo abitato centrale e da diverse frazioni; in una di queste si trova il Santuario dedicato alla Madonna del Buon Consiglio.
Il territorio è totalmente collinare ed è, per oltre il 90% della superficie agricola, coltivato a vigneto; questo dato lo porta ad essere fra i comuni più vitati d’Italia. Dal suo punto più alto si diramano tre dorsali maggiori, divise da due rocche dette “badie”, che degradano in direzione della valle Tinella e della valle Belbo, da queste si dipartono altre dorsali minori. Tra le vigne, le macchie di bosco rimaste, dette “rive”, e i rari pioppeti, offrono il prezioso tartufo d’Alba: protagonista “autunnale” della nostra cucina.
Oltre alla viticoltura, altre attività agricole, artigianali e artistiche sono realtà presenti a Castiglione Tinella: la produzione di miele, farina, pasta tipica e di dolci; manufatti ceramici, dipinti e disegni.
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VIGNE DEL MOSCATO
Sono incantevoli i disegni delle vigne che ricoprono le colline di Castiglione Tinella. Un bellissimo ed unico spettacolo naturale che porta il pensiero anche verso gli uomini che da sempre si “aggrappano” a questa terra per coltivarla. La terra qui è per lo più composta da tufo leggero, chiaro, di tanto in tanto leggermente sabbioso, atto a trattenere la giusta umidità necessaria per la vite. Castiglione Tinella è inserito nel cuore della zona classica di produzione di uva Moscato d’Asti: ogni vendemmia ne offre circa 70.000 quintali!
Questa uva, che i nostri coltivatori chiamano in dialetto “Muscatel”, dà origine a due vini: il Moscato d’Asti e l’Asti Spumante o semplicemente Asti, vini aDenominazione di Origine Controllata e Garantita tra i più importanti d’Italia e principale risorsa economica del nostro comune. Perché il Moscato venga così fino e qualitativamente superiore nella nostra zona sembra sia merito soprattutto del terreno di queste colline: il tufo bianco (o tufo grigio) con giusta percentuale di argilla; il resto lo fa il clima e l’abbondante soleggiamento estivo che porta i grappoli a buon contenuto zuccherino acquisendo l’inconfondibile aroma muschiato.
Per la trasformazione dell’uva in vino, a Castiglione esistono numerose cantine che producono essenzialmente Moscato d’Asti e Asti Spumante: ogni anno, da qui partono 750-800.000 bottiglie di Moscato d’Asti destinate ai bicchieri di tutto il mondo, questo significa il 15-16% del mercato mondiale di questo vino! Naturalmente ogni cantina castiglionese ha nel suo “carnet” anche altri vini bianchi e rossi. L’Associazione Bottega del Vino Moscato raggruppa quattordici produttori e ha sede nel centro storico, presso i locali dell’Osteria Verderame, dove si possono trovare tutte le bottiglie dei soci. Le “Contessine” sono invece dei biscotti a base di nocciola creati dall’associazione stessa per accompagnare le degustazioni di Moscato arrivando a dolci ed uniche esaltazioni del palato.
Cuore di questo paese è profondo, è radice che scava nel tufo e pulsa sotto le dolci linee che ogni stagione dipinge di umore diverso: panorami ammaglianti si inerpicano verso l’alta Langa o si distendono fino alle valli di Alba, Asti e delMonferrato. Paesaggi unici dove l’emozione, urtata, affiora tra vecchi scorci del tempo ed eleganti onde di un prezioso mare di terra; colline care a Cesare Pavese che ha saputo coglierne il respiro, i profumi e i colori dell’anima.
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